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Il Palazzo Marchesale "Rota" | ||
Il Palazzo Marchesale, ora sede del Comune, nel 1700 fu la residenza del feudatario di Colletorto, il Marchese Don Bartolomeo Rota, patrizio cremonese, che gestiva i suoi affari a Napoli. Il Rota acquistò il feudo dal demanio, a seguito delle vicende dei Gambacorta, che ne furono feudatari in precedenza.
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Il Palazzo è in continuità con la Torre Angioina, che lo affianca nel suo angolo superiore, a sud-ovest, visto da Largo Verdi, una volta Largo della Chiesa. Quello che comunemente è detto il Palazzo, ha una pianta quadrangolare con cortile interno e presenta due aperture da cui si può accedere al suo interno.
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Il Palazzo fu ristrutturato nel Settecento dal Marchese Bartolomeo Rota, che nel 1704 acquistò il feudo dal demanio, diventando signore del paese. L’altro ingresso del Palazzo è presente sul lato opposto, in linea con quello superiore, attraversando il cortile interno. Questo ingresso affaccia verso nord e su quella che una volta era la via della Croce (oggi Corso Umberto). Il portale di Corso Umberto è costruito con blocchi in pietra lavorata a semicilindro che si susseguono, alternati in misura, a formare anche l’arco. Guardando il Palazzo da questo lato si possono riscontrare le forme rinascimentali e simmetriche, usate ancora al tempo. Sul lato sinistro, in alto, è possibile scorgere due beccatelli in pietra, che, evidentemente, sorreggevano una garitta. Al piano terra del Palazzo, su Corso Umberto, fiancheggianti il portale d’ingresso, vi sono due ampi e profondi locali, che percorrono il palazzo in tutta la sua lunghezza. Un tempo erano i locali di rimessa delle carrozze del marchese, che nel palazzo ospitava anche parenti, procuratori e tutti gli addetti al funzionamento del palazzo stesso, compresi personale di servizio e giumentieri. Tra questi c'erano anche colletortesi. |
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Sul lato sud del palazzo, ai piedi della torre, vi era il giardino del Marchese. Un altro giardino, sempre di proprietà del Marchese, era quello situato vicino alla Fonte Cerasa, che lo utilizzava come luogo di villeggiatura.
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