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La Terra nell'Universo |
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Quello che abbiamo sempre visto è una Terra piatta e un disco luminoso che si muove nel cielo. Occorre un "atto di fede" per pensare che la Terra sia sferica.
Individualmente è difficile trovare elementi con cui l'uomo comune possa arrivare ad un convincimento proprio.
Ci affidiamo a quello che troviamo scritto sui libri.
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Tutte le rappresentazioni del Sistema Solare che troviamo sui libri di geografia, sono "relazionali" (servono a far vedere dove è posto il Sole e dove la Terra) e non proporzionali (nel senso che le dimensioni dei corpi celesti e dell'orbita terrestre non sono quelli rappresentati).
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Alcuni post creati "ad arte" sui social, ci spingono a rimettere in dubbio le nostre fragili conoscenze. La nostra "incapacità" individuale di non saper e poter accertare la sussistenza dei fenomeni naturali, di cui, comunque abbiamo nozioni, apre le porte a quelle che sono le notre primitive senzazioni, che, a quanto pare, non sono scomparse. Ma è come se ce le portassimo nel nostro subconscio, pronte a riemergere quando non abbiamo ferme convinzioni. Convinzioni date dallo studio, ma soprattutto da modelli e riflessioni personali. Ecco allora che l'idea di un Universo fisso, di una terra piatta ecc,, proprio così come ci appaiono, tendono a riportarci nel dubbio. Soprattutto se condite da paroloni evocati ad effetto (quelli dei post), originariamente coniati per descrivere gli "ultimi orizzonti" della ricerca scientifica in campo astronomico. |
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Non si torna al medioevo ma all'età della pietra. Al tempo era plausibile che l'homo erectus, se ne avesse avuto le capacità intellettuali, immaginasse la terra piatta, il Sole come un disco luminoso e così anche la luna è le stelle "appiccicati" ad una sorta di semisfera sovrastante la Terra. Non aveva motivo di credere se fossero diversamente distanti.
Ma "da poco" siamo andati sulla Luna e qualcosa avremmo dovuto capire sulle distanze nell'Universo.
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Fa rabbrividire pensare che la Terra è un piccolissimo corpo celeste, che gira intorno ad una stella (nemmeno tanto grande), che si trova in un ramo periferico di una galassia. Una delle tante galassie che popolano l'intero Universo.
Tanto vale stare con "i piedi per terra" fermarsi con l'immaginazione a qualcosa che ci sovrasta, la volta celeste, posta ad una relativa poca distanza da noi, e in cui sono "appiccicate", come nel Presepe, il Sole, la, Luna, le stelle e tra esse, visto il periodo, anche la Stella Cometa. Come facciano a muoversi è una magia e sulla scomparsa del Sole gli egiziani avevano la dea Nuth che lo ingoiava per la notte e lo "partoriva" dall' altra parte il mattino seguente.
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Le teorie nascono tutte le volte che nuove osservazioni, non ci consentono più di spiegare appieno un certo fenomeno. I greci si erano accorti che qualcosa non "quadrava" nel considerare la Terra piatta e la fecero diventare tonda. Poi passarono molti secoli e qualcuno si è accorto (con osservazioni e studi) che la Terra non solo era sferica ma si muoveva. Era necessario riguardare le nostre cognizioni sul Sistema solare, arrivarono Copernico (con la sua Teoria Copernicana o Eliocentrica), Galileo, Keplero, Newton a darci spiegazioni per fare "quadrare" il tutto. Poi arrivarono altri scienziati che spostarono le loro osservazione al di fuori del sistema solare e scoprirono che il Sole è una delle tante stelle disperse in una immensa galassia. E che quest' ultima non è unica ma è una delle "infinite" galassie che popolano l'Universo. Ma c'è di più: queste galassie si stanno allontanando. Le distanze intergalattiche diventano quasi incommensurabili con sistemi tradizionali. La luce stessa, pur enormemente veloce (se ne rese conto anche Galileo), impiega anni solo per percorrere distanze interstellari. Vogliamo continuare con la dilatazione del tempo, teorizzata da Einstein, e oggi verificata sperimentalmente? Dimensioni nell'Universo |
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Come ho detto non si può pensare che si riesca ad interpretare l'Universo come frutto di una convinzione individuale, ma con un "atto di fede" verso la scienza. E nonostante ciò che ci appare, le cose stanno come dice la scienza e se vogliamo "contestarle", occorre, prima di tutto conoscerle. E, se ne siamo interessati e ne vogliamo parlare (scrivere), è solo in base a queste conoscenze che, autonomamente, possiamo ricercare gli effetti conseguenti a ciò che la scienza ci ha svelato e rimetterci a quello. Interpretazioni personali non suffragate da osservazioni e ragionamenti, rigorosamente fatti con il metodo scientifico, non hanno alcuna validità, se non quella di far presa su "ancestrali" ed errate convinzioni.
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Nozioni elementari di Astronomia
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