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Schema realizzato a scopo didattico -A.S. 2000/2001
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TRASMISSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE CURA E PREVENZIONE |
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Tipo di Trasmissione |
Modalità |
Agente |
Malattia |
Cura |
Prevenzione |
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AEREA Penetrazione attraverso le vie aeree: naso e bocca |
Goccioline sospese provenienti da tosse, starnuti |
Batteri (Pneumococco) Virus specifici |
Bronchite, Faringite, Otite Influenza, Raffred-dore Morbillo, varicella, orecchioni
(parotite) pertosse, rosolia |
Antibiotici (solo per i batteri) |
Vaccinazione Immunizzazione breve per l'influenza,
durevole per le altre malattie |
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ORO-FECALE. Attraverso la bocca e l'apparato digerente |
Cibi avariati, acque inquinate Tossinfezioni alimentari |
Batteri Salmonella Vibrione Virus |
Salmonellosi Colera Epatite A |
Antibiotici (solo per i batteri) |
Vaccinazione Immunizzazione Breve |
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PER CONTATTO O INOCULAZIONE. Attraverso la pelle o il sangue |
Ferite infette Punture di insetti Trasfusioni Contatti intimi Siringhe infette |
Bacillo Clostridio Protozoo Plasmodio Virus specifici HIV |
Tetano Malaria Epatite B,C AIDS Vaiolo (debellato) |
Antibiotici (solo per i batteri) Chinino |
Vaccinazione per tetano e epatiteB Immunizzazione durevole |
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L'importanza della Vaccinazione | ||
Mi capita spesso di trovare su Facebook post che parlano male delle vaccinazioni. (da unio commento di settembre 2025)
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Sia ben chiara una cosa. Tutti gli esseri viventi vanno incontro spontaneamente a mutazioni. È un "buon" sistema escogitato dalla natura per dare la massima variabilità possibile. (Al pari, sotto altro aspetto, della distinzione in sessi che rimescola i caratteri ereditari). A cosa serve? A fare sì che, tra tutte le varianti, ce ne sia una che si adatti ad un eventuale cambiamento ambientale. La maggior parte di queste mutazioni non rendono l'individuo adattabile, anzi provavano squilibri tali che portano alla scomparsa di quell' individuo. Ma quello che ha generato la mutazione di adattamento, non solo sopravvivere, ma è lui a generare la futura "discendenza". Discendenza che si genera a crescita esponenziale (2, 4, 8...; 10, 100, 1000...) Ora più l'essere è piccolo (batteri, virus) più va incontro (in ambiente adatto) a continue replicazioni e in conseguenza (in qualche caso) a mutazione nel patrimonio ereditario. Per quanto limitate, queste mutazioni, applicate a miliardi di microrganismi, possono genera un numero consistente di varianti. È il meccanismo che genera anche l'antibiotico-resistenza. Nel caso dei virus queste mutazioni, frequenti, portano a nuovi ceppi, a volte più aggressivi di quelli precedenti. In genere, quando si allestisce un vaccino si cerca di utilizzare la variante che, al momento, è quella più diffusa se non anche la più aggressiva, individuando qual è l'elemento costitutivo del virus, che, una volta dentro le nostre cellule, stimola, verso questo elemento, la produzione di anticorpi. È chiaro che se ci sono virus ad alta variabilità è un po' difficile mettere appunto un vaccino a potenzialità assoluta. Ma chi i vaccini li studia e li realizza è ben conscio di questo. Quindi, nel tempo questi vaccini vengano adattati ai nuovi ceppi virali. In ogni caso, il vaccino riesce a contrastare abbastanza bene, anche se in tempi limitati in qualche caso, la proliferazione del virus e ad attenuarne gli effetti. Risultato si esce dalla pandemia e non si arriva ad avere effetti gravi dalla malattia, qualora, anche se vaccinati, si dovesse contrarre il virus. | ||
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Aggiungo questo commento a quelli che ho già formulato. Riguarda il vaccino covid.
Ovvero il nuovo modo di realizzare il vaccino.
I virus sono al limite della concezione di essere vivente. Non hanno una capacità propria di replicarsi. Come avviene per le cellule di qualsiasi essere vivente e anche per i batteri. I virus, per la loro replicazione, sfruttano i meccanismi presenti nelle cellule degli esseri viventi che vanno ad infettare.
I virus pertanto devono entrare nelle nostre cellule. Una volta all' interno liberano il loro patrimonio genetico che "comanda" ai meccanismi della cellula di produrre tutte le parti del virus, compreso copie del suo patrimonio genetico. A questo punto il virus si ricompone, ma a decine di copie e si diffonde nell' ospite,ripetendo l'operazione su altre cellule, con un andamento, diremmo, esponenziale. Un virus, 10 virus, 100, 1000 ecc. Ed il tutto ripetuto per i milioni di virus, che sono entrati nel nostro organismo, attraverso una semplice gocciolina di starnuto (di altri).
Cosa c'entra questo con il vaccino?
Dopo l'idea geniale di Jenner, di inoculare lo stesso agente della malattia (nello specifico uno similare, quello della mucca, che non dava gli effetti gravi del vaiolo umano, ma immunizza a contro di esso). Si è capito, non da oggi, che il nostro sistema immunitario, reagisce contro parti specifiche che compongono il virus (presenti nel suo involucro).
E da qui l'idea. Visto che il virus, queste parti se le fa costruire dalle nostre cellule (su dettato del suo codice genetico), perché non fare arrivare, all' interno delle nostre cellule, solo quel tratto genetico del virus che codifica per queste parti? Parti su cui, come detto, vanno a conformarsi i nostri anticorpi, creando l'immunità.
Questo è quanto di meglio, oggi, ha messo il campo la ricerca e la tecnologia farmaceutica.
Quindi con questi vaccini, non facciamo nient'altro che quello che fa il virus (quando entra nelle nostre cellule). Semplicemente lo anticipiamo, ma con una procedura che non ci crea danni, se non sviluppare l'immunità.
Questo è il concetto.
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