Vincenzo Cuoco

Vincenzo Cuoco nato nel 1770 a Civitacampomarano (parente di Gabriele Pepe). Filosofo e uomo politico, dopo la fallita rivoluzione napoletana de 1799 si rifugiò a Milano e divenne funzionario della repubblica cisalpina. Scrisse nel 1801 la prima edizione del famoso Saggio sulla Rivoluzione Napoletana del 1799, influenzato dal pensiero di G.B: Vico e dalle idee illuministiche. Nel 1806 uscì la seconda edizione dello stesso saggio, modificata e più moderata rispetto alla prima edizione.
Nel 1806, rientrato Napoli, ricoprì posizioni di rilievo nel governo di Gioacchino Murat. Morì a Napoli nel 1823.
A Campobasso gli è stata intitolata la piazza della stazione ferroviaria, il monumento, ivi presente è, però, di Garibaldi.

Dal mio post su Facebook del 18 mar 2016

Vincenzo Cuoco e Milano.
Una costatazione: il nostro conterraneo molisano, era, dopo 1799 (inizio 1800), ed è tutt'oggi, più conosciuto a Milano che in Molise. Un personaggio quasi dimenticato dalle nostre parti (fino a qualche decennio fa) e al quale Milano, negli stessi decenni, ha pensato di intitolargli una grande piazza.

Se in Molise, oggi, c'è qualche "sasso" che lo ricorda, a Milano vi è una bella e vasta piazza che porta il suo nome; e non solo perchè vi affluisce un lungo viale Molise!!! A proposito del "sasso", è frutto di una mia ricerca fatta nel bicentenario della Rivoluzione Napoletana (1999): Nel 1865, con decreto firmato da Vittorio Emanuele II, ii Real Collegio Sannitico di Campobasso, divenuto, con l'Unità d'Italia, Regio Liceo Ginnasiale fu intitolato a "Mario Pagano". L'imposizione del nome avvenne ad opera del Ministro della P.I. del tempo. Alle rimostranze dei molisani sulla mancata intitolazione a Vincenzo Cuoco, il Ministro fece osservare che, allo storico molisano, nel suo paese natale, Civitacampomarano, e in tutta la Provincia non figurava "un sasso" che lo ricordasse.
Grazie anche all'opera di alcuni studiosi. oggi, in Molise e a Campobasso, vi è più di un "sasso" che ricorda Vincenzo Cuoco.

Sono andato di proposito a Milano per vedere con i miei occhi e, sentite la meraviglia, di udire con le mie orecchie in nome di Cuoco, che giornalmente viene ripetuto decine o centinaia di volte sui mezzi pubblici che transitano in quella zona. Bella soddisfazione! Ancor di più nel leggere come viene ricordato il personaggio: Statista. Ma vi pare poco per uno che è nato in Molise.

Ma c'è di più. In una giornata come oggi (era il 20 marzo 2016), di inizio primavera, non solo in senso astronomico, con migliaia di persone che affollavano piazza Duomo a Milano, in tanti leggono il nome di Cuoco proprio nella zona più centrale della città. Da lì infatti transita il tram 16 che porta proprio a piazzale Vincenzo Cuoco. Chissà se, dalle nostre parti, qualcuno si è mai accorto di questo grande onore che Milano ha attribuito ad un cittadino della nostra terra molisana!

E’ pur vero che, per personaggi meno noti e non originari dei luoghi, il ricordo è affidato più a qualche ricerca effettuata da scuole di quartiere, che all’interesse dei residenti, ma per noi molisani è un grande orgoglio.

Il MOLISE a Milano c'è. Questo è l'ampio viale che affluisce su l'altrettanto vasto piazzale VINCENZO CUOCO. Curiosità dal piazzale a sud... inizia viale Puglia.

Pare che durante la sua permanenza a Milano, Vincenzo Cuoco abbia conosciuto e frequentato, udite udite, Alessandro Manzoni. Il grande scrittore nel descrivere il castello dell'Innominato, pare abbia fatto riferimento al castello di Civitacampomarano. Il Cuoco gliene avrà fatta una così dettagliata descrizione che, il Manzoni, pur non essendo mai venuto sul posto, è come se lo avesse visto: Castello di Civitacampomarano

In merito al "sasso", ne ho uno piccolissimo nella scarpa. E' la riserva nel rendere nota la fonte della mia ricerca sulla mancata intitolazione del Convitto (Mario Pagano) a Vincenzo Cuoco. Ne avrei potuto parlare in occasione del convegno proprio per l'intitolazione a Vincenzo Cuoco dell'Istituto Professionale S.S.C. di Campobasso e proprio nell'aula magna del Convitto. L'invito, se così possiamo chiamarlo, era solo a rivelare la fonte e non a relazionarne direttamente in quella occasione. Il "sasso" è diventato il pretesto per rendere esplicito il debito che noi molisani abbiamo sempre avuto nei confronti di questo "illustre" conterraneo, per non averlo ricordato adeguatamente. E pensare che nel 1999 ho fatto una ricerca abbastanza approfondita sulla Rivoluzione napoletana di 200 anni prima, consultando testi "d'epoca" anche alla Biblioteca Albino. Realizzai queste pagine web e il CD-ROM multimediale devoluto, tra gli altri, all'Archivio di Stato di Campobasso e all'Istituto di Studi Storici IRESMO che porta proprio il nome di "Vincenzo Cuoco".
Il CD non ha avuto altro seguito, pur riportando gran parte di ciò che si era detto nei convegni vari e servizi TV locali e nazionali, in occasione del bicentenario della Rivoluzione. Oggi con i nuovi sistemi operativi è diventato inutilizzabile, ma, al tempo, era uno dei prodotti multimediali più innovativi, utilizzato anche per la formazione dei docenti. Pur privato delle potenzialità multimediali, ne ho realizzato una versione video del CD-ROM "Il Molise e la Rivoluzione Napoletana del 1799"

Molise

mappa concettuale

©Michele Rocco