Mi imbatto con una certa frequenza in post che mostrano marchingegni capaci di generare energia dal nulla. Non riesco a trattenermi dal contestare quelle che sono falsità, magari espresse anche in buona fede.
L'energia non si può creare dal nulla. Quella che utilizziamo è sempre riconducibile ad una fonte iniziale, che sia il Sole, la geotermia la fissione nucleare. |
Tutti i processi energetici che usiamo sono frutto di trasformazione di un'energia (fonte) esistente a monte.
E, a proposito di monti, faccio un semplice esempio. L'acqua sulle cime delle montagne non ci arriva da sola, ci arriva dal cielo sotto forma di precipitazioni, anche nevose. Se andiamo ad osservare il processo che ha portato alle concentrazioni di vapor d'acqua nelle nuvole (da cui viene la pioggia), ci accorgiamo che questo vapore si è formato dall'evaporazione dell'acqua del mare (in particolare) ed è arrivato a quelle altezze tramite l'energia del Sole. Ecco, la fonte di energia è questa, il Sole. Nel momento in cui questa energia che proviene dal Sole arriva sulla Terra, abbiamo solo trasformazioni.
Ovvero il riscaldamento dell'acqua del mare che produce vapore che sale verso il cielo. Vapore che è all'origine delle precipitazioni.
Come possiamo sfruttare noi umani questa energia (già presente)? Attraverso la forza di caduta. L'acqua (in massa) si trova ad un livello superiore (montagna), noi non facciamo altro che recuperare questa energia di caduta con artifici tecnologici. Tecniche note già dall'antichità ma che l'uomo, nel tempo, ha perfezionato.
Esiste un'altra fonte di energia, una fonte che oggi stiamo largamente utilizzando. E' quella dei combustibili fossili. E' un'energia che deriva sempre dal Sole, immagazzinata sotto forma di legami chimici in composti formati con i processi di fotosintesi tipici dei vegetali. Questa energia è stata immagazzinata in milioni di anni e da milioni di anni in composti chimici chiamati idrocarburi. Sono composti del carbonio a cui sono legati chimicamente atomi di idrogeno, in forma altamente energetica.
Sono composti non molto dissimili da quelli che le piante generano, attraverso i processi fotosintetici, tutt'oggi. Questi li chiamiamo carboidrati (zuccheri, amidi) e sono alla base della nostra alimentazione. Con gli scarti riusciamo a fare anche i biocombustibili.
Oltre al Sole, abbiamo anche un'altra fonte di energia prodotta dai processi geologici direttamente sulla Terra. Ed anche in questo caso abbiamo imparato a captarne, almeno una piccola parte, ed ad utilizzarla a nostro vantaggio dopo le opportune trasformazioni.
L'energia non si genera dal nulla, e l'uomo ha solo imparato a trasformarla da una forma ad un'altra, ottenendone vantaggio.
E' da circa un secolo che, attraverso studi e ricerche, l'uomo ha scoperto che "rompendo" gli atomi (fissione) si libera un'enorme quantità di energia sotto forma di calore. Una forma di energia che, se attivata e non controllata, ha enormi capacità distruttive. Ma noi abbiamo imparato anche a controllare l'emissione di questa energia ed a generarne quantità che ci permettono di recuperarla (Centrali Termonucleari). Essendo un'energia che si presenta sotto forma di calore, utilizziamo le stesse tecniche che ci permettono di recuperarla dai combustibili fossili (Cerntrali Termoelettriche). |
Facciamo un po di storia delle trasformazioni energetiche. Una delle prime macchine capaci di convertire il calore in lavoro fu la "Macchina a vapore" (ideata da Watt).
Nella Macchina di Watt il vapore d'acqua generato dalla combustione del carbone o dei combustibili in genere, spingeva un pistone in un cilindro e,con alcuni accorgimenti meccanici, metteva in rotazione una ruota. L'energia termica veniva trasformata in energia meccanica (di rotazione). Grandi macchine a vapore potevano mettere in movimento i macchinari di un'indistria, ma potevano far muovere, autonomamente, un veicolo. Furono i tempi della Rivoluzione Industriale e del Treno a vapore (inizi del 1800).
Negli anni successivi qualcuno pensò di far spingere il pistone dai gas prodotti dalla combustione degli stessi combustibili (liquidi o gassosi). Si crearono i presuppostiper la futura mobilità indivisuale, di massa.
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Nel corso dei secoli e dei millenni (da Archimede a Galileo), l'uomo ha avuto tante idee, ma queste non possono prescindere da un presupposto iniziale. L'energia non si crea con marchingegni tecnologici, ma la si può solo trasformare.
E' possibile mettere in movimento un oggetto e mantenerlo per un tempo infinito in questo stato di moto?
Si, teoricamente, è possibile farlo in sistemi inerziali. Ci pensò già Galileo. In assenza di attriti (forze contrastanti) un corpo, messo in movimento mantiene questo stato. La Terra che gira intorno al Sole.
Scendiamo ora con i piedi per "Terra". In una situazione comune nel mondo in cui viviamo, questo "moto perpetuo" è irrealizzabile.
Ma ammesso pure che riuscissimo a realizzare questo moto, possiamo prelevare energia da questo sistema?
Si possiamo farlo ma il moto andrebbe scemando fino a fermarsi quando tutta l'energia iniziale è stata prelevata. E parliamo sempre di sistemi teorici.
Quindi non c'è alcuna possibilità che da marchingegni messi in movimento con una forza, si possa ricavare più energia di quella utilizzata inizialmente per metterlo in movimento. Anzi, il marchingegno è destinato a fermarsi in breve tempo, anche senza alcun prelievo di energia, per gli enormi attriti che dissipano l'energia del movimento in calore.
Queste cose, come i tappeti volanti, sono possibili solo nella fantasia.
Nessuno scienziato (e non solo) dai tempi di Galileo porrebbe alcuna attenzione a queste cose. E se si azzardasse solo a pensarle, verrebbe deriso e cacciato a pedate.
Poteri forti che si oppongono alla realizzazione di questi marchingegni per salvaguardare i propri intesessi?
Questi poteri lo sanno benissimo che senza una fonte di energia (il loro petrolio) non si muove nulla, nel vero senso della parola.
Insomma che siano pesi da sollevare, molle da comprimere, campi magnetici da contrastare, l'unica energiz che, teoricamente, ne possiamo ricavare (da questi marchingegni) è quella che vi abbiamo immessa inizialmente. E, ribadisco, sempre in via del tutto teorica. |
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