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Recentemente ho pubblicato il libro “San Giovanni in Galdo – Un secolo di Matrimoni”. Precedentemente ho pubblicato un analogo lavoro su Colletorto, il mio paese d’origine.
Due libri a confronto che evidenziano, nei tempi passati, forti legami tra le due comunità.
Analizzando i dati sono rimasto meravigliato dalla presenza di tanti Sangiovannari che sono venuti a sposarsi a Colletorto in un periodo di circa 30 anni, dal 1825 al 1860 circa. Si tratta di decine di matrimoni, prossimi al centinaio nel periodo analizzato. Mediamente, in questi anni c’erano almeno due matrimoni con sangiovannari. In alcuni anni ne troviamo dai 4 ai 6, ed in un anno, in particolare, troviamo ben sette matrimoni con sangiovannari (anno in cui a Colletorto ci sono stati circa 50 matrimoni, ma la media era di circa 30 matrimoni all’anno).
Oltre agli uomini, venivano a sposarsi anche le donne che ritroviamo nel 30% circa dei matrimoni. I matrimoni contratti con i colletortesi residenti erano poco meno del 50%. Gli altri matrimoni erano con persone di paesi del Molise e anche della Capitanata. Un 10% di questi matrimoni avvenivano proprio tra sangiovannari (sposo e sposa) che, evidentemente, erano venuti ad abitare a Colletorto.
Cosa abbia spinto tanti sangiovannari a venire a sposarsi a Colletorto non so spiegarlo. Guardando al loro mestiere, erano prevalentemente contadini o braccianti. In rari casi erano artigiani come un barbiere e un macellaio. |
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I tempi in cui sono avvenuti questi eventi sono così lontani che difficilmente a San Giovanni si trova qualcuno che dica di aver parenti a Colletorto. Ricordo che quando ho cominciato a frequentare San Giovanni una signora, avendo saputo del mio paese di origine, rassicurò mia moglie Liliana Fratipietro, dicendole che poi Colletorto non era molto distante e che lo si trova al di là di Pietracatella (un punto di riferimento per entrambi i comuni).
Le famiglie che provenivano da San Giovanni e oggi stabilmente residenti a Colletorto, non ricordano attualmente questo legame con la loro terra di origine. Si tratta di una decina di famiglie che con il proprio lavoro hanno contribuito alla crescita di Colletorto. Oggi alcuni sono imprenditori agricoli, dell’accoglienza, del commercio, della lavorazione dei metalli; altri della trasformazione dei prodotti agricoli (in particolare per la produzione dell’olio di oliva per cui Colletorto è rinomato), ecc..
A quali famiglie appertenevano i sangiovannari che sono venuti a Colletorto?
Quelle che tutt’oggi sono presenti a Colletorto o lo erano fino a qualche anno fa, tali che se ne conserva memoria:
Di Girolamo, Fanelli, Fontana, Giangiacomo, Mancino, Martino, Pircio (Pirci), Piunno, Ramacciato, Timperio, Zampino.
Quelle che sono venute a Colletorto nella prima metà del 1800 e i cui cognomi non sono più presenti in paese: Consoletti, Credico, Di Donato, Di Maso, Di Rienzo, Fiorilli, Fratipietro, Gattozzi, Graziani, Magri, Mastrodomenico.
Poi vi sono i cognomi che comunque hanno circolato nella compilazione degli atti del tempo:
Barrasso, Ciarlillo, Daniele, De Benedictis, De Majoribus, De Michele, De Rubertis, Di Majo, Fazio, Garzone, Girardi, Gossolotti, Iacobucci, Iadiemma, Maiuro, Miozzi, Rossodivita, Santone.
Nella redazione del libro su San Giovanni ho individuato un unico matrimonio tra una famiglia di colletortesi e una di sangiovannari.
Si tratta di famiglie di benestanti. La famiglia Campanelli di Colletorto ricorre persino al notaio di Campodipietra per dare il consenso al proprio figlio Michelangelo, per prendere in moglie Giuseppina Maria Magri di San Giovanni in Galdo.
E’ possibile rintracciare tutti i matrimoni dei sangiovannari che si sono sposati a Colletorto, nel libro che ho realizzato proprio su questo mio comune di nascita.
Una copia del libro è presente, per la consultazione, presso il Comune di San Giovanni in Galdo. Ho corredato questa copia del libro con tutte le indicazioni (vedi prossimo link) per trovare le famiglie di San Giovanni che, quasi due secoli fa, sono giunte a Colletorto. |