Sepino-Altilia l'Area Archeologica
di Michele Rocco

Accedi alla versione solo testo con collegamenti alle immagini - Il VIDEO

Un sito archeologico di straordinario interesse. Nato con i Sanniti nel V sec. a.C, in quanto punto di passaggio di greggi e armenti, si sviluppò, un paio di secoli dopo, in epoca romana, con la realizzazione della cinta muraria, un recinto, da cui la deniminazione di Saepinum. L'impianto dell'insediamento è a forma quadrangolare e fa meraviglia come in un'area relativamente piccola (a confronto di Pompei od Ercolano) sia stato concentrato tutto quello che caratterizza la città romana. Qui tutto è stato realizzato in pietra locale, a differenza di altre località, Roma compresa, dove è stato preponderante l'uso del laterizio.

 

Il Foro

Considerate le dimensioni, troviamo solo due assi viari sul modello della città romana. Il principale, ovvero il decumano, e il cardo che vi si incrocia. Proprio in questa confluenza troviamo la grande piazza, il foro, con importanti costruzioni che vi si affacciano.

 

 

 

Nel foro sono notevoli anche opere accessorie come le cunette per la raccolta di acqua piovana

 

Nella confluenza del decumano, proveniente dal lato Benevento, sul foro, troviamo la fontana del grifo. La denominazione è dovuta al particolare bassorilievo che vi è rappresentato. Una griglia in pietra permette il deflusso dell'acqua.

 

Poco più avanti troviamo la ricostruzione di una ruota idraulica.

 

Retrostante alla fontana si evidenziano i resti di un'abitazione con l'impluvio e quella che doveva essere una bottega per la concia delle pelli.

 

La Basilica e gli altri edifici pubblici

All'incrocio del cardo con il decumano, troviamo l'edificio più rappresentativo, la Basilica, con le imponenti colonne a capitelli ionici. Possiamo definirlo come il simbolo dell'area archeologica. Un luogo polivalente per l'amministrazione della giustizia, per transazioni commerciali. Un luogo di incontro e per osannare l'imperatore.

 

Proseguendo sul dacumano, verso quella che è detta la Porta Boiano, troviamo altre costruzioni più importanti a servizio della comunità. Immediatamente dopo la Basilica troviamo Il macellum una sorta di mercato pubblico.

 

 

Proseguendo sul decumano sempre nello stesso verso troviamo l'edificio di culto, con area antistante ed un ampio portale d'ingresso in cui sono visibili i segni dei cardini che reggevano le enormi porte.

 

 

 

Dopo questi importanti edifici, seguono una serie di botteghe. La presenza di segni di colonne sul cordolo dei marciapiedi, fa ritenere che vi fosse un porticato che correva in tutta quella parte di decumano.

 

 

Le Porte

Alla città si accedeva attraverso le porte. Al decumano si accede attraverso le due porte. La su menzionata Porta Boiano, di grande imponenza, ricostituita quasi interamente con i reperti dell'epoca. Appena entrati da questa porta si possomo notare dei sistemi di separazione in pietra, che, all'epoca, servivano per contare gli animali che arrivavano in massa, in modo applicare la tassa di passaggio. Tassa su cui, evidentemente, si reggeva l'economia della città.
Tutt'oggi questo è il percorso del tratturo Pescasseroli-Candela, utilizzato fino a qualche decina di anni fa, quando ancora si effettuava la transumanza tra l'Abruzzo e la Puglia.

 

In cima alla porta troviamo un'iscrizione monumentale, mentre ai lati ci sono due figure con le mani legate, forse prigionieri, ma anche ad ammonimento per chi entra in città con scopi non leciti. Al centro della volta è raffiguarata òa testa di quello che potrebbe essere una divinità, forse Ercole.

 

Entrati da questa porta, percorrendo tutto il decumano, dalla parte opposta, dopo essere passati per il foro, troviamo la Porta Benevento, anch'essa ricostruita, ma con alcuni tratti mancanti. Presenta analoghe caratteristiche della porta Boiano, per i sistemi la conta degli animali. Anche su questa porta, a chiudere la volta vi è il volto di un guerriero, forse associabile a Marte. Su un lato vi è solo la parte sottostante di una figura anch'essa, evidentementre, legata ai polsi.

 

Anche al cardo si accede attraverso due porte contapposte, Porta Tammaro (che è anche l'ingresso al sito per chi proviene dalla direttrice stradale principale) e la Porta Terravecchia, quest'ultima diroccata. Queste due porte, essendo, al tempo, a servizio locale, non hanno l'aspetto munumentale di quelle presenti sul decumano, dove transitavano gli armenti provenienti da località più lontane.

 

 

Mura e Torri

Tutta la città è circondata da mura con torri cilindriche, manufatti realizzati secondo le tecniche romane dell'opus reticulatum. Cunei in pietra dalla base, a vista, in forma quadrata ed allineati obliquamente.

 

 

 

Il Teatro

Quasi appoggiato alle mura vi è il teatro con le gradinate in pietra. Sulle mura perimetrali del teatro sono state costruite, in epoca relativamente recente, delle costruzioni rurali, che ben si armonizzano con tutto il complesso. Al teatro si accede principalmente da due imponenti strutture ad archi, i Tetrapili.

 

 

 

 

Le Terme

Tra il teatro e la porta Boiano, come è tipico nelle città romane, troviamo le Terme. Un residuo della pavimentazione, sostenuta da colonnine, evidenzia quale dovesse essere il sistema di riscaldamento dell'acqua e dell'ambiente termale.

 

 

I Monumenti funerari

Fuori dalle mura vi sono due significativi monumenti funerari; quello più imponente si trova fuori dalla porta Benevento e a poca distanza da essa. E' un vero e proprio Mausoleo a pianta circolare, tipico delle sepolture romane di persone di alto rango, con l'iscrizione dell'alto funzionario romano che vi è sepolto, Ennio Marso.

 

L'altro monumento funerario è a forma quadrata, si trova all'uscita di Porta Boiano ed a poca distanza dalle mura perimetrali, detto Tomba dei Numisi.

 

Le case rurali e il Museo

Molte delle case rurali presenti all'interno dell'area sono state costruite con pietre derivanti dalle costruzioni della città romana. Oggi queste case sono parte integrante del sito archeologico e quindi non più abitata ma utilizzate come aree museali. Intorno al sito troviamo ancora diversi insediamenti rurali. E forse, proprio la presenza di questi insediamenti, nel tempo, ha salvaguardato il sito archeologico.

 

 

In una piccola regione, quale è il Molise, i cui abitanti si sono sostenuti, fino a pochi decenni fa, con quelli che erano i prodotti della terra, la presenza di questo straordinario insediamento, sarebbe stata considerata solo una cosa fantastica, se non ci fossero a testimonianza le imponenti opere che gli antichi abitatori di quella zona ci hanno lasciato.
Se guardiamo al Molise di oggi non vi sono città o opere architettoniche paragonabili per grandiosità a a ciò che troviamo in questo sito, anche se in area ristretta. E questo, tanto per l'organizzazione urbana e sociale che ne possiamo desumere, quanto per la monumentalità delle opere realizzate, che sono una unicità per la loro imponenza e spettacolarità.

 

...quanche decennio fa...

 

 

Questa pagina è realizzata, con spirito amatoriale, al solo titolo conoscitivo ed informativo. Non effettua alcun tracciamento dell'utente

Cronologia eventi in Molise

 

Molise: territorio, storia, itinerari

© Michele Rocco 2024 - all rights reserved