Dintorni di Campobasso

Da Campobasso sulla direttrice che porta, ad ovest, verso Roma, oltrepassato il bivio di Guardiaregia, a pochi chilometri si trova Bojano. Una cittadina situata sulla piana omonima, alle falde del Matese, ricca di sorgenti tra cui quella del Biferno. A Bojano si rievoca la venuta dei Sabelli, fondatori della città. Poco più avanti, proseguendo in direzione Isernia, troviamo il bivio di San Massimo e la provinciale che sale verso la rinomata stazione sciistica di Campitello Matese. Dal bivio di Guardiaregia, oltrepassato il paese, ci si inoltra nell'Oasi del WWF
Dal suddetto bivio, proseguendo, invece, verso sud sulla fondovalle del Tammaro, in direzione di Benevento, dopo alcuni chilometri, sulla destra, si può scorgere la zona archeologica di Altilia-Saepinum, a cui si accede, con un persorso pedonale, proprio dalla Porta Tammaro.
Da Campobasso, proseguendo sulla vecchia direttrice per Termoli, la Consolare Sannitica - SS87, si raggiunge la Chiesa romanica di Santa Maria della Strada e qualche chilometro oltre si arriva a Petrella Tifernina dove è ammirabile la Chiesa di San Giorgio. Sempre dal capoluogo, scendendo verso il Biferno e, risalendo in direzione di Trivento, a valle del paese, sul fiume Trigno, giungiamo alla Chiesa di Santa Maria del Canneto.
In direzione Foggia troviamo Campodipietra per Rivivere il Tratturo . Proseguendo si arriva a Jelsi dove il 26 luglio si tiene la Festa del Grano con la sfilata delle traglie e proseguendo si arriva a Riccia con la tradizionale Festa dell'uva. Ancora qualche chilometro e si giunge a Gambatesa con il suo Castello Di Capua dalle stanze affrescate alla maniera rinascimentale.

Sempre partendo dal capoluogo regionale, attraverso la fondovalle del Rivolo, che conduce al fiume Biferno, e risalendo per la Fresilia, si arriva a Frosolone. Un comune posto a media altitudine ed in cui troviamo alcune fabbriche artigianali di coltelli di pregio, realizzati a mano secondo le antiche tecniche di forgiatura. Tradizione diffusa nel medio molise ed, un tempo, anche a Campobasso dove, attualmente operano solo rari artigiani nella realizzazione di oggetti artistici in acciaio traforato. Come il set da barba che Re Vittorio Emanuele II commissionò 150 anni fa ad un artigiano campobassano per farne dono a Napoleone III.

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