L' Homo Aeserniensis e l'ambiente di vita |
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L'uomo del paleolitico del giacimento di Isernia viveva in una savana. Tale era l'ambiente di 700.000 anni fa. Viveva ai bordi di un fiume e si cibava con la carne dei grandi mammiferi che popolavano l'ambiente tropicale. Le ossa lunghe venivano aperte, con eudimentali oggetti in pietra, per prelevarne il midollo. I crani dei bisonti intaccati per prelevare il cervello. Queste ossa venivano poi accatastate per bonificare la riva paludosa del fiume, che diveniva accampamento. Non sono stati ritrovati scheletri interi di animali, quindi qualcuno ha trascinato solo parte delle ossa che poi sono state intenzionalmente rotte. Pare che quest'ominide conoscesse già l'uso del fuoco, quindi dovremmo retrodatare questa scoperta di almeno 200.000 anni. Per cacciare gli animali di grande taglia, questi venivano spinti verso la palude, dove, restavano impantanati. A questo punto per l'uomo era facile avere il sopravvento sull'animale imprigionato. | |