Analizzando la composizione delle rocce presenti nella crosta, è possibile classificare le rocce in due gruppi fondamentali: quelle vulcaniche e quelle sedimentarie. Le prime sono dette anche rocce ignee e sono formate dal magma proveniente dal mantello. Il magma può solidificare all'interno della massa rocciosa, in questo caso abbiamo le rocce ignee intrusive (come il granito); se il magma fuoriesce e, la parte rocciosa fluida, la lava, si solidifica all'esterno, abbiamo le rocce ignee effusive (come il basalto).

Le rocce subiscono il processo di degradazione dovuto ad agenti chimici e fisici (piogge ecc.). I detriti vengono trasportati dai fiumi e si accumulano nel letto dello stesso o nel fondo marino. Queste rocce, proprio per la loro formazione, si presentono a strati sovrapposti e perciò sono dette sedimentarie (ne sono un esempio le rocce calcaree che formano gran parte del territorio molisano). In esse possiamo trovare i fossili, cioè i resti di animali marini che sono stati sepolti dai detriti e, nel corso di milioni di anni, hanno subito il processo della fossilizzazione (sostituzione della massa organica con elementi inorganici). Si dicono pertanto anche rocce fossilifere. A volte intere montagne sono costituite da organismi fossili come le Dolomiti.

A causa delle forze conseguenti agli scontri delle masse continentali, queste rocce vengono sospinte verso l'alto, compresse, piegate e corrugate ed a volte vengono riportate verso il mantello subendo, in parte un processo di fusione. In questo caso la linee di demarcazione tra uno strato e l'altro non sono più cosi nette. Queste rocce sono dette metamordiche (ne è un esempio il marmo)

Specchietto riepilogativo

	Ignee (vulcaniche)	Intrusive	(granito, )
		Effusive	(basalto, )
Rocce
	Sedimentarie	Fossilifere	(arenaria, )
		Matamorfiche (non fossilifere)	(marmo, )