Origine della Terra, deriva dei continenti, le rocce, i fossili, l'evoluzione.
Vi sono diverse teorie sulla formazione della Terra. Alcuni scienziati pensano che si sia staccata dal sole, altri ritengono che si sia formata per addensamento di particelle e polveri. Secondo ricerche attuali si ritiene che essa sia la conseguenza di uno scontro di corpi più piccoli, planetesimi, che man mano hanno formato corpi sempre più grandi. Queste varie teorie spiegano anche, con proprie ipotesi, la presenza di calore all'interno della terra.
La datazione effettuata, con il
metodo del decadimento radioattivo, sulle rocce più vecchie, ed altre
osservazioni dimostrano che
Le esplorazioni dirette
dell'uomo, fatte con la perforazione di pozzi minerari o con trivellazioni,
hanno permesso di avere dati solo su una parte limitata di essa,
la crosta. E' con l'indagine indiretta, effettuata con
il rilevamento delle onde sismiche, che si sono potute individuare delle linee
di discontinuità all'interno della terra che delimitano delle zone a diversa
densità. Distinguiamo la crosta, spessa 10-
La strana somiglianza tra le opposte rive dell'atlantico, suggerì allo scienziato tedesco Wegener l'idea della "Deriva dei continenti". Oggi questa teoria è suffragata da rilevazioni e dati scientifici. Sono state scoperte le dorsali oceaniche, montagne sottomarine formate da magma che continua a fuoriuscire e che in alcuni casi forma delle isole, come l'Islanda, dove i fenomeni vulcanici sono continui. La crosta, almeno da 200 milioni di anni, sottoposta alla spinta del magma del mantello, si è rotta in alcuni punti formando le zolle continentali. Queste, spinte dal magma, si muovono sul mantello. Datando le rocce, si vede che quelle delle dorsali sono relativamente molto giovani, mentre quelle a ridosso dei continenti sono più vecchie. Il Mar Rosso ha avuto origine da una frattura della crosta. In Africa, sta avvenendo un'ulteriore frammentazione che staccherà, fra 50 milioni di anni, il corno d'Africa, con la formazione di un altro mare. Attualmente le velocità di allontanamento, verificate anche dai satelliti, sono di qualche centimetro all'anno. Dalla parte opposta, delle zolle continentali in movimento, si verificano continui scontri di masse che determinano il sollevamento di fondali oceanici con formazione di isole e montagne. Secondo la teoria della deriva, l'India si è scontrata violentemente con il continente asiatico, generando il sollevamento della catena montuosa dell'Himalaia. Ma anche le Alpi, sotto la spinta dell'Africa si sono sollevate. Queste spinte sono ancora in atto provocando violentissimi terremoti, e nelle zone di frattura, devastanti fenomeni vulcanici. Le rocce, sotto l'azione di queste forze, sono state piegate e spinte verso l'alto. La prova che, in diversi casi, si tratta di fondali marini, è data dal fatto che sulle montagne traviamo fossili marini, in genere molluschi, come l'ammonite, estintisi da altre 40 milioni di anni.