Le Processioni di Colletorto

Le Processioni. Nel Cd-Rom e nel mio libro dedicati a Colletorto ho descritto le varie processioni che si tengono in paese. In particolare ci sono quelle collegate alle feste: San Teodoro il 10 giugno con fiera, Sant’Antonio l’11 giugno, SS. Maria Assunta con San Rocco il 15 agosto, San Giovanni Battista, Patrono di Colletorto, il 29 agosto con fiera che antecede la festa il giorno 28, San Matteo il 21 settembre con fiera ed infine San Michele il 29 settembre. Poi ci sono quelle di carattere strettamente religioso.
Le Processioni del Giovedì Santo che, dopo ripetute visite ai Sepolcri delle due chiese del paese (Chiesa Madre e quella del Monastero) culminavano con lo scambio di visite dei Sepolcri tra San Giuliano e Colletorto. La Processione del Venerdì Santo con il commovente incontro della Madonna Addolorata e il Gesù Morto al centro del paese.
La Processione del Corpus Domini con le soste del Sacramento nelle varie Chiesuole allestite anche il locali privati a fronte strada sia per la “Terra” che per il “Colle” e Infiorata. A questa processione ne seguiva una più ridotta ma più suggestiva, alcuni giorni dopo, per i vicoli del Paese vecchio e sempre con le chiesuole allestite.
La processione del Sacro Cuore di Gesù, del 29 giugno, aveva un percorso più contenuto, passando su corso Bovio e Sotto le Case, risalendo verso la Torretta, volgeva indietro sotto la monumentale scalinata del Monastero.
Nella serata del 14 agosto, all'imbrinire, come è tradizione, si tiene la spettacolare processione di San Rocco, il santo dal Cimitero viene condotto in paese, originariamente su un carro trainato da buoi, oggi sul carro trainato dal cavallo con l’accompagnamento del Cavalieri Angioini, con la suggestiva fiaccolata di “ndorce”. San Rocco viene ricondotto, al cimitero nel giorno dei morti, accompagnato all'uscita del paese, su un'automobile.
Vi sono altre due processioni, quella che porta, a luglio, la Madonna Lauretana di Santa Maria in paese e l’altra che la riporta, a settembre, nella sua Cappella sulla collinetta sovrastante l’omonimo vallone.
Le processioni delle feste che partono dalla Chiesa Madre, quelle di San Teodoro, dell’Assunta e di San Giovanni Battista, e poi di San Michele, hanno, da tempi antichi, percorsi prestabiliti e “quasi” immutati nel tempo (vedi mappa). Non ho descritto nel mio libro quali fossero questi percorsi nei particolari, ma, sulla recente richiesta di un giovanotto, ci ho posto attenzione. Effetivamente parte del percorso nel borgo antico dal 2002, anno del terremoto, è mutato. E ritengo per la impraticabilità della Portanova. Oggi potrebbe essere ripristinato.
Non ho un ricordo preciso da ragazzo, ma quando ho iniziato a fare le prime riprese video, queste processioni (San Teodoro e San Giovanni in particolare) uscivano dalla Chiesa Madre e si dirigevano verso la Portanova, passavano sotto l’arco De Rubertis, ngo'p a vill, per percorrere corso Bovio e risalire in largo Angioino. La processione proseguiva per corso Umberto I e poi verso il Monumento ai caduti e il corso. Dal corso c’è, tutt’oggi la deviazione Dietro la Taverna e l’uscita in prossimità della Torretta. La processione si avvia verso largo Romolo Campanelli e la monumentale scalinata del Monastero per salire al Colle. Sale dalla scalinata di destra, via Manzoni, fino alla fontana (centro colle) per conpiere una deviazioone e portarsi su via Cairoli. All’inizio di questa strada è tradizione fermare il Santo, anche per far riposare i portatori. Percorsa tutta la via, si ridiscende verso il Camposanto Vecchio e si devia su via Lamarmora. Costeggiando il muro di cinta del giardino delle monache, si ridiscende per la scalinata di sinistra, si passa davanti alla Chiesa del Monastero, si ridiscende la scalinata monumentale e si percorre tutto il corso Vittorio Emanuele, si passa sotto la Piazzetta del Purgatorio, largo Cavour e corso Umberto fino a largo Angioino sotto la Torre. Da qui si entra in largo della Chiesa (largo Verdi) per ricevere la benedizione, col rientro del Santo in chiesa.
Come dicevo, da qualche hanno il persorso nel Borgo Antico è mutato: la processione, uscita dalla chiesa, si dirige verso corso Bovio, passa sotto l’arco De Rubertis, e passando nella discesa dietro il Purgatorio si porta in largo Cavour per poi riprendere il percorso che ho già descritto.
Le processioni che partono dalla Chiesa del Monastero, Sant’Antonio e San Matteo, si dirigono prima verso il Colle, secondo il percorso già indicato, ridiscendono per la Terra e, all’altezza, del Monumento ai Caduti, prendono la strada soprelevata della Piazzetta del Purgatorio per poi deviare verso l’arco De Rubertis e percorrere corso Bovio. Da qui, senza passare per la Chiesa Madre, percorrono largo Angioino, corso Umberto e ricalcano il percorso delle altre processioni (corso, taverna) fino alla monumentale scalinata, per rientrare nella Chiesa del Monastero.

Dalle Pagine del CD-ROM tutte le processioni nel tempo

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