Dopo un lungo periodo di uso improprio e di abbandono, oggi, al suo interno troviamo una sala convegni e si possono ancora ammirare, per quanto deteriorati, gli affreschi realizzati dal 1780 al 1786. |
La Congrega del SS. Sacramento e dei Morti era legata inizialmente alla Chiesa Matrice. "Verso il 1726 i Confratelli e le Consorelle della Congrega, insieme con altri cittadini di Colletorto ebbero la divozione di edificare con le loro elemosine un Oratorio pubblico" (Vita Nostra - Speciale 1972). E' la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio nella quale venne trasferita la Congrega. Di questo fabbricato, però, il Vescovo Tria non ne fa alcun cenno nel suo libro, Memorie Storiche della Diocesi di Larino, pubblicato nel 1744. Le sepolture in questa chiesa o intorno ad essa figurano dalla seconda metà del 1700. La chiesa doveva essere già completata quando vi viene posto il quadro della Sacra Famiglia e delle Anime Sante Purganti, realizzato nel 1751 dal pittore Paolo Gamba su commissione di Marco Orsogna e Maddalena Cirinelli. Nel Purgatorio c'era anche la satua di San Michele opera dell'artista campobassano Paolo Saverio Di Zinno e posta nella nicchia a destra (quadro e statua sono ora è esposti nella Chiesa Madre). Nella nicchia di sinistra, più piccola, era sistemanta una statuetta dell'addolorata dello stesso autore, dispersa o ricollocata in qualche chiesa dei comuni limitrofi dell'area del Fortore. La data 1776 posta sotto il teschio dell'architrave penso faccia riferimento al riconoscimento ufficiale della Congrega. Sullo stesso architrave è riportata una scritta che ci ricorda dell'incertezza del luogo della morte. Sulla destra è inciso, inoltre il nome del committente, il Procuratore della Congrega Donato Cavallaro e sulla sinistra il nome dell'artefice Mastro Gennaro de Majo di Sant'Elia. Gli affreschi presenti all'interno della chiesa, fatti a devozione di singole persone sono datate a partire dal 1780. Sul mio libro ho riportato correttamente il numero romano MDCCLXXX, ma in modo errato la trascrizione in 1730. Allo stato di detoriamento degli affreschi è difficile individuare l'autore ma ritengo possibile il reperimento del suo nome in qualche documento di committenza. Nella relazione di Don Angelo Maesa del 1911 (V.N.nov-dic 1972) vengono descritti anche i Santi rappresentati negli affreschi: l'Immacolata Concezione, il Purgatorio, S, Andrea Apostolo, Maria SS Consolatrice delle anime purganti, S. Andrea apostolo, l'Assunzione e l'Annunciazione di Maria Santissima, San Pellegrino Martire e San Domenico; oggi i soggetti delle pitture sono difficilmente riconoscibili per il marcato detoriamento. Si possono ancora leggere, in qualche caso, i committenti e, come dicevo, le date della loro realizzazione tra il 1780 e il 1786 (come riportato sotto gli affreschi). |